Il mal di schiena e il lavoro sedentario

Le grosse trasformazioni tecnologiche e culturali che hanno coinvolto negli ultimi decenni le così dette società avanzate, hanno portato ad una trasformazione radicale delle abitudini di vita e di lavoro di fette sempre maggiori di popolazione.

La nuova concezione del lavoro, sempre più “intellettuale” e statico e sempre meno manuale e dinamico, ha alterato notevolmente l'equilibrio tra lavoro e tempo libero che in passato era caratterizzato da una prevalenza di attività dinamiche (comprendenti non solo il lavoro ma in parte anche il tempo libero) e un limitato recupero statico.

Attualmente la maggior parte delle attività lavorative prevedono l'utilizzo di macchinari (siano computer, automezzi, macchinari industriali, etc.), gli spostamenti dal domicilio al posto di lavoro per lo più avvengono attraverso auto o mezzi pubblici e le attività della vita quotidiana, come guardare la Tv, leggere, usare il PC, costringono a trascorrere molto tempo in posizione seduta.

Il tempo che trascorriamo seduti e sdraiati rappresenta oltre il 70% della nostra giornata.

Non c'è da stupirsi allora se la maggior parte dei problemi di salute che affliggono la popolazione di questi lavoratori sedentari sia il “mal di schiena”.

É ormai accertato infatti che la posizione seduta possa provocare dolori muscoloscheletrici in qualsiasi punto del rachide ed in modo particolare a livello cervicale e lombare. Il tempo trascorso in posizione seduta o in flessione è inoltre riconosciuto come causa prevalente dell’insorgere della patologia del disco intervertebrale.

Tutto ciò deve determinare allarme soprattutto in quanti utilizzano questa posizione anche nel lavoro. In questo quadro di riferimento si inserisce il tema del benessere fisico e psichico, base della cultura moderna, che riguarda le tematiche della salute, della sicurezza e dell'integrità fisica e psichica.

Migliorare le abitudini di vita

Cercare di migliorare in tutti i modi la qualità di vita del lavoratore sedentario, è diventato uno degli obiettivi fondamentali della nostra società, e lo si persegue agendo su diversi fronti: ingegneristico, biomedico, socio-psicologico.

Gli enti preposti alla previdenza e alla sicurezza del lavoro studiano le condizioni di rischio per la salute e la sicurezza a cui i lavoratori dei diversi settori sono sottoposti, allo scopo di progettare, gestire e controllare le attività lavorative preservando il più possibile i lavoratori dal rischio.

La generalizzazione delle norme, non deve però escludere l'attenzione alla soggettività: le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali delle persone coinvolte nell’attività lavorativa dovrebbero condizionare le scelte degli elementi costituenti la postazione di lavoro, al fine di valorizzare la capacità e le attitudini per conseguire il massimo benessere fisico e psichico.

Consalus: cura, informazione e prevenzione

Il lavoro che il Centro Consalus si prefigge è fornire un contributo su quali siano i disturbi, attraverso una valutazione specialistica e come curarli utilizzando le metodiche ed i protocolli terapeutici più consolidati in ambito della terapia manuale e fisioterapico in generale.

Si propone, inoltre, di fornire gli strumenti di informazione e prevenzione utili al mantenimento del benessere del lavoratore ed al diffondersi di una cultura conoscitiva e preventiva delle posture alla base dello sviluppo della patologia vertebrale.

Sulla base di questa filosofia di lavoro, offriamo ai nostri pazienti la possibilità di scaricare un opuscolo (Guida INAIL per la corretta postura) sulla prevenzione del mal di schiena elaborato dal Dott. Tonino Mele in collaborazione con la direzione INAIL.

Vi proponiamo alcuni messaggi fondamentali: